Il disegno dell’architettura intende conferire riconoscibilità e identità al nuovo complesso, secondo un linguaggio contemporaneo profondamente relazionato al DNA dell’istituto. Ne consegue un edificio caratterizzato da forme scultoree, idealmente generate dall’azione di un cuneo nell’atto di “spaccare” un blocco di pietra per prepararlo alla modellazione.

L’impiego di un porfido locale per i rivestimenti delle parti opache di facciata e la schermatura delle ampie vetrate mediante frangisole verticali in legno scuro, definiscono poi la precisa appartenenza dell’edificio ad un contesto culturale e materiale molto specifico.

Dal punto di vista distributivo il progetto prevede una suddivisione del programma funzionale organizzata per ambiti tematici: al piano interrato sono collocati il parcheggio, i locali tecnici e 4 laboratori di produzione; il piano terra ospita un ampio atrio ed agorà, oltre ai rimanenti laboratori di produzione ed agli spazi per gli insegnanti; il primo livello, configurato come una sorta di piazza coperta, ospita gli spazi per gli studenti, tra i quali la biblioteca e le aree studio, oltre agli spazi di incontro con il territorio; ai livelli superiori sono collocate le aule laboratorio polivalenti ed i laboratori di base del triennio.